Descrizione

L’edificio sede della Cabel Industry, azienda realizzatrice di sistemi informatici per banche, si sviluppa all’interno di una piccola zona industriale del Comune di Empoli per una superficie complessiva di circa 4500 mc distribuita su più piani. L’edificio si sviluppa su tre piani in totale, di cui uno interrato, seguendo una direttrice orizzontale che corre parallelamente alla strada principale. Il fronte principale è costituito da uno spazio verde di rispetto nei confronti della viabilità che si affaccia su un grande scavo, foriero di luce per il piano interrato, attraversato da passerelle che conducono all’ingresso del fabbricato. Tale scavo è adibito al posizionamento di mostre ed installazioni che sono a diretto contatto con il piano interrato che ospita una tipografia ed altri spazi adibiti a svariate iniziative societarie. Il piano terra è caratterizzato dall’alternarsi di spazi vetrati che offrono diverse soluzioni organizzative dell’ambiente di lavoro che variano dall’open space a piccoli vani isolati. Al primo piano si sviluppano invece le funzioni direzionali alternate ad un patio interno ed alcune aree terrazzate. L’elemento distintivo dell’intera costruzione, sapientemente riproposto nelle sue topologiche, è il segno della sagoma dell’edificio che si ritrova nella forma delle aperture e nell’arredamento interno appositamente studiato e realizzato.
Questo segno acquista forza e personalità mediante l’inserimento, in corrispondenza delle aperture, di vetrate colorate che attraverso un sapiente gioco di luce, insieme al taglio realizzato dallo scavo prospiciente il fabbricato, permettono di far emergere l’architettura dal terreno esaltandola in un interessante gioco cromatico che trova la sua massima espressione con l’illuminazione notturna. L’edificio è costituito mediante un sistema in calcestruzzo prefabbricato e rivestito in copertura con lamiera in alluminio in grado di conferire la plasticità tipica della forma architettonica del fabbricato. La copertura del fabbricato ospita un sistema di pannelli fotovoltaici, nascosti alla vista dell’osservatore che permette all’edificio di disporre di una produzione elettrica di circa 150kW, il che lo rende una macchina energetica pressoché autosufficiente.